Epatite C

Che cos'è l'Epatite C?

L’epatite C è una patologia del fegato causata dall’infezione del virus HCV, che attacca le cellule epatiche inducendo uno stato infiammatorio. Le cellule danneggiate dal virus muoiono (necrosi) e vengono sostituite con tessuto cicatriziale, in un processo patologico chiamato fibrosi epatica. Col passare del tempo l’infezione compromette la maggior parte del tessuto causando cirrosi epatica, uno stato in cui l’organo non è più in grado di svolgere le proprie funzioni.

La storia naturale dell’epatite C si compone di due fasi: l’infezione acuta e l’infezione cronica.

La fase acuta si verifica immediatamente dopo il contagio, quando le difese dell’organismo si attivano in risposta all’agente patogeno iniziando a produrre anticorpi nel tentativo di debellare l’infezione. Può durare anche diversi mesi, ma nella maggior parte dei casi si tratta di una fase asintomatica della malattia, quindi è molto difficile da diagnosticare: solo nel 5%-10% dei pazienti si possono presentare sintomi quali ittero, febbre, vomito e nausea, diarrea, dolore generalizzato e affaticamento. Nel 60%-80% dei casi il sistema immunitario non riesce ad avere la meglio sul virus, che dunque in genere si annida stabilmente all’interno delle cellule epatiche. È la fase cronica dell’infezione da HCV, che può rimanere asintomatica anche per decine di anni. Dopo 20-30 anni di infezione, però, oltre il 20% dei pazienti sviluppa cirrosi epatica e fino al 5% tumori.1

Come si trasmette?

Il virus HCV si trasmette per via ematica, cioè tramite il contatto diretto con sangue infetto attraverso una lesione della cute. I maggiori fattori di rischio sono la condivisione di oggetti appuntiti o taglienti (come rasoi, lamette o forbici), gli aghi, gli strumenti chirurgici usati e non sterilizzati, le trasfusioni di sangue2.
In Europa e negli Stati Uniti il principale fattore di rischio per l’epatite C è la tossicodipendenza: tra i tossicodipendenti che fanno uso di droghe per via iniettiva o inalatoria infatti l’incidenza di infezione da HCV va dal 50% al 95%.3

La trasmissione per via sessuale nelle coppie eterosessuali monogame e stabili è virtualmente nulla se pelle e mucose sono integre. Una modalità molto poco comune (3%-5%) è la trasmissione da madre a figlio durante il parto, ma la sua frequenza aumenta (10%-55%) se le madri sono portatrici anche di HIV.

Nel mondo occidentale le infezioni in ambito sanitario-ospedaliero sono drasticamente diminuite a partire dagli anni 90, grazie all’applicazione di protocolli di verifica sul sangue donato e infuso: la diffusione di aghi e altri strumenti usa e getta nonché lo screening dei donatori di sangue per individuare portatori inconsapevoli del virus sono stati passi determinanti. Le scarse condizioni igienico-sanitarie e le trasfusioni di sangue infetto sono invece le cause più comuni di trasmissione del virus nei Paesi in via di sviluppo.4

Trattamenti e prospettive terapeutiche

L’epatite C è una malattia curabile: oggi è possibile eradicare l’infezione da HCV dall’organismo.

Le moderne terapie per l’epatite C prevedono l’utilizzo di farmaci che agiscono direttamente sul virus, anziché stimolare il sistema immunitario per combattere l’infezione e permettono l’eliminazione del virus nella quasi totalità dei casi (oltre il 95%)5.

Disponibili in Italia dal dicembre 2014, i nuovi trattamenti hanno rivoluzionato le prospettive terapeutiche dei pazienti affetti da epatite C in quanto, oltre a essere straordinariamente efficaci, vengono somministrati per via orale in poche compresse giornaliere e presentano solo lievi effetti collaterali.

Per il successo del trattamento è fondamentale l’aderenza alla terapia: il paziente deve attenersi alle indicazioni terapeutiche dello specialista rispettando dosi e tempi di assunzione dei farmaci6.

I numeri dell'HCV in Italia

L’epatite C costituisce ancora oggi un grosso problema di sanità in Italia, dove si contano circa 6.000 decessi all’anno per complicanze dovute all’infezione7. Si stima che le persone con infezione cronica siano circa 1% della popolazione8. Poiché la fase acuta dell’infezione da HCV e talvolta anche buona parte del decorso a lungo termine sono asintomatiche, l’epatite C è una malattia sotto-diagnosticata, con una quota di sommerso (persone che non sanno di aver contratto il virus) stimata tra 71 mila e 130 mila persone9.

In Italia è soprattutto la popolazione più anziana (over 60) a essere interessata dall’infezione cronica, contagiata da sangue infetto o dall’uso di strumenti medici non usa e getta. Negli ultimi 25 anni, però, il dato di prevalenza è fortemente diminuito grazie all’adozione di nuove pratiche capaci di prevenire e contenere il contagio, come le misure di sicurezza nello screening delle trasfusioni e l’uso di strumenti e dispositivi ospedalieri monouso10.

Il piano di eradicazione nazionale

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha indicato come obiettivo comune a tutti i Paesi, entro il 2030, la riduzione del 65% delle morti legate all’epatite C e del 90% dei nuovi contagi.  Per raggiungere questo traguardo l’Italia ha istituito un fondo ad hoc per finanziare le terapie anti-HCV (i nuovi farmaci antivirali sono totalmente rimborsati dal Sistema sanitario nazionale) all’interno del Piano nazionale di eradicazione, e l’Agenzia italiana del farmaco – AIFA – ha stabilito i criteri di eleggibilità dei pazienti, cioè ha indicato le caratteristiche dei pazienti che a cui possono essere somministrati.

Il Piano prevede il trattamento di 80 mila pazienti l’anno nell’arco del triennio 2017-2019, e ad oggi secondo AIFA sono stati avviati circa 209.000 trattamenti per pazienti eleggibili.11

Fai l’EPA-TEST

1. World Health Organisation, Global Hepatitis Report, 2017 (https://www.who.int/hepatitis/publications/global-hepatitis-report2017/en/); Centers for Disease Control and Prevention (https://www.cdc.gov/hepatitis/hcv/hcvfaq.htm#section1)

2. https://www.epac.it/cm-files/2018/09/25/report-epac-2018-summary11-def.pdf p.1

3. Nelson PK, Mathers BM, Cowie B, Hagan H, Des Jarlais D, Horyniak D, et al. Global epidemiology of hepatitis B and hepatitis C in people who inject drugs: results of systematic reviews. Lancet. 2011;378(9791):571–83

4. Yeung CY, Lee HC, Chan WT, Jiang CB, Chang SW, Chuang CK. Vertical transmission of hepatitis C virus: current knowledge and perspectives. World J Hepatol. 2014;6(9):643–51

5.  https://www.epac.it/cm-files/2019/10/03/position-paper-hcv-def.pdf p.1

6. Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) https://www.aifa.gov.it/documents/20142/847506/Aggiornamento_dati_Registri_AIFA_DAAs-28-10-2019.pdf/03438d1c-786c-fc5b-5776-ab2c7357fe7e

7. Istat, https://www.istat.it/it/files/2017/05/Report-cause-di-morte-2003-14.pdf

8. https://www.epac.it/cm-files/2019/10/03/position-paper-hcv-def.pdf p.3

9. EpaC – Epatite C: stima del numero di pazienti con diagnosi nota e non nota residenti in Italia – Aggiornamento 2018. https://www.epac.it/cm-files/2018/09/25/report-epac-2018-summary11-def.pdf

10. https://www.epac.it/cm-files/2018/09/25/report-epac-2018-summary11-def.pdf p.1

11. Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) https://www.aifa.gov.it/documents/20142/847506/Aggiornamento_dati_Registri_AIFA_DAAs-25-05-2020.pdf/7f570724-e8de-688f-3a3e-86cbc19a0056