Epatite C e trasfusioni: qual è il rischio? Un confronto tra ieri e oggi

Qual è il rischio di contrarre l’epatite C attraverso una trasfusione? La risposta a questa domanda, oggi, è: estremamente basso, solo poche unità di casi per milione di trasfusioni.[1]

Fino a una trentina di anni fa, però, in Italia, le trasfusioni costituivano un rischio significativo per la diffusione dell’HCV, il virus responsabile dell’epatite C. [2]

Ai tempi questo patogeno era praticamente sconosciuto e diffuso tra la popolazione, quindi anche tra i donatori di sangue. Persone all’apparenza sane, inconsapevoli di avere contratto l’infezione, che nella maggioranza dei casi, ora come allora, non dà sintomi anche per decenni.

Solo con la scoperta del virus HCV nel 1989 e lo studio delle sue caratteristiche, la medicina ha potuto sviluppare dei metodi che hanno permesso di abbattere drasticamente il rischio di contagio connesso alle trasfusioni. Negli anni ‘90 i Paesi occidentali hanno implementato i test di screening che hanno permesso di individuare i donatori e le sacche di sangue, plasma e emoderivati infetti. In parallelo hanno messo a punto precisi protocolli di sicurezza e di reclutamento dei donatori.

Oggi in Italia per legge [3] sono obbligatori test definiti “di qualificazione biologica”, che vengono effettuati sui donatori a ogni trasfusione alla ricerca di marcatori e del genoma di HCV (così come quelli di altri virus come HIV). I test che vanno alla ricerca di anticorpi anti-HCV attuali hanno una sensibilità superiore al 97%[4],  mentre i test che rilevano e misurano la concentrazione di RNA virale hanno permesso di ridurre il cosiddetto “periodo finestra” (cioè l’intervallo di tempo durante il quale l’agente infettivo presente nel donatore non è rilevabile in laboratorio) a una sola settimana.[5]

Grazie a tutti questi sistemi di sicurezza il tasso di incidenza di epatite C associato alle trasfusioni oggi è inferiore allo 0,9%[6].

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[1] Busch et al. Prevention of transfusion-transmitted infections. Blood. 2019;133(17):1854-1864.

[2] Gaeta GB et al. Surgical Procedures as a Major Risk Factor for Chronic Hepatitis C Virus Infection in Italy: Evidence from a Case-Control Study. Int J Infect Dis 1999; 3:207-210

[3] DM 2 novembre 2015

[4] CDC: Recommendations for prevention and control of hepatitis C virus (HCV) infection and HCV-related chronic disease. MMWR, 47, RR-19, 1998

[5] Association of Public Health Laboratories (APHL). Infectious Diseases, January 2019. Interpretation of Hepatitis C Virus Test Results: Guidance for Laboratories [cited 2019 June 25]; Available at: https://www.aphl.org/aboutA PHL/publications/Documents /ID-2019Jan-HCV-Test-Result-Interpretation-Guide.pdf

[6] EpaC Associazione Onlus (http://www.epac.it/patologie/epatite-c#:~:text=Oggi%20grazie%20all’impiego%20di,le%20trasfusioni%20rappresentano%20attualmente%20il; ultimo accesso: aprile 2021)