HCV e HIV: virus diversi con qualcosa in comune

Che cos’hanno in comune l’HCV, il virus dell’epatite C, e l’HIV, quello responsabile dell’AIDS?

A parte essere virus con un genoma a Rna[1], sono patogeni molto diversi. Il virus HIV, per esempio, si integra nel DNA delle persone e finora la ricerca scientifica è riuscita con le terapie oggi disponibili, ad abbatterne la carica virale e la trasmissibilità ma non a trovare una cura definitiva[2]; il virus HCV invece non si integra nel genoma del paziente[3], e questo è uno dei motivi per cui oggi esistono terapie molto efficaci per eradicarlo dall’organismo[4].

Eppure, a causa delle modalità di trasmissione dei due virus, non è raro che una persona  sia infetta anche da HIV, e viceversa. Poiché per entrambe le infezioni esiste ancora una quota importante di sommerso, cioè di persone che non sono consapevoli di aver contratto i virus, è difficile fornire dati certi. Un’ampia metanalisi condotta nel 2016 e pubblicata su Lancet Infectious Diseases ha stimato che nel mondo siano circa 2,3 milioni le persone co-infette[5]. Negli Stati Uniti i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) stimano che circa il 21% delle persone con HIV abbia anche l’HCV[6], mentre in Italia le persone con HIV e con infezione da HCV attiva potrebbero essere, secondo gli esperti, 15-20 mila[7].

Benché si tratti di stime, i numeri sono considerevoli, tanto da dover spingere le autorità sanitarie a lavorare per estendere l’accesso ai test antigenici per entrambi i virus alle categorie di persone a rischio. Le persone con HIV, in particolare, hanno un rischio di contrarre anche l’HCV sei volte più alto rispetto a quello del resto della popolazione4.

Non si può pertanto pensare di raggiungere l’obiettivo di eliminazione dell’HCV entro il 2030 fissato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS)3 senza attuare programmi di screening mirati a raggiungere questi pazienti e a dar loro modo di accedere il prima possibile alle cure per l’HCV.

Oggi le terapie per il trattamento dell’HIV consentono alle persone con questa infezione di vivere una vita quasi normale, paragonabile a quella delle persone senza infezione: tengono a bada il virus e ne impediscono la trasmissione (anche se non lo eliminano dall’organismo)[8]. Proprio la cronicizzazione di questa infezione, però, rende le persone con HIV più esposte agli effetti a lungo termine di un’eventuale infezione da HCV.

La co-infezione con HCV, infatti, compromette lo stato di salute della persona con HIV. Ci sono evidenze di probabilità di progressione della malattia epatica verso la cirrosi del 30% in 10 anni rispetto alla popolazione generale[9] e di maggiore mortalità HCV-correlata. Nelle persone co-infette, poi, anche l’incidenza di manifestazioni extraepatiche dell’epatite C, come malattie cardiovascolari[10], patologie renali e metaboliche, è maggiore.6,[11]

Non è tutto. L’infezione da HCV potrebbe anche incidere sulla tossicità epatica delle terapie per l’HIV e sulla loro efficacia. Per questi motivi eradicare l’HCV dall’organismo, calibrando con attenzione le terapie per evitare le interazioni tra farmaci, è fondamentale.[12]

“Materiale di carattere informativo non riferibile a contenuti di prodotto e non finalizzato alla promozione del farmaco”

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[1] Il genoma è l’insieme dei geni di un organismo. Il genoma umano è costituito da DNA, mentre per i virus può essere composto da DNA o da RNA. Anche il coronavirus Sars-Cov-2 è un virus a RNA.

[2] NIH, HIV replication cycle [https://www.niaid.nih.gov/diseases-conditions/hiv-replication cycle#:~:text=The%20host%27s%20normal%20transcription%20machinery,to%20make%20new%20HIV%20proteins]

[3] Moradpour D, Penin F & Rice C. Replication of hepatitis C virus. Nat Rev Microbiol 5, 453–463 (2007).

[4] WHO, Hepatitis C [https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/hepatitis-c]

[5] Platt L, Easterbrook P, Gower E, et al. Prevalence and burden of HCV co-infection in people living with HIV: a global systematic review and meta-analysis. Lancet Infect Dis 2016;16:797-808.

[6] HIVInfo.NIH.gov. HIV and Opportunistic Infections, Coinfections, and Conditions [https://hivinfo.nih.gov/understanding-hiv/fact-sheets/hiv-and-hepatitis-c]

[7] Epatite C. In Italia 20 mila pazienti coinfetti con Hiv. A luglio la campagna per assisterli nella cura. Quotidiano Sanità, 15 giugno 2017 [https://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=51745#:~:text=Si%20calcola%20che%20in%20Italia,anche%20l%27infezione%20da%20Hcv]

[8] MInistero della Salute. Hiv e Aids. FAQ – Hiv e Aids. [https://www.salute.gov.it/portale/hiv/dettaglioFaqHIV.jsp?lingua=italiano&id=221#:~:text=Tra%20gli%20efficaci%20metodi%20di,rilevabile%20da%20almeno%20sei%20mesi).]

[9] Puoti M,Lorenzini P, Cozzi-Lepri A, et al. Incidence and progression to cirrhosis of new hepatitis C virus infections in persons living with human immunodeficiency virus. Clin Microbiol Infect 2017;23:267.e1-267.e4.

[10] Lang R, Humes E, Hogan B, et al. Evaluating the Cardiovascular Risk in an Aging Population of People With HIV: The Impact of Hepatitis C Virus Coinfection. J Am Heart Assoc. 2022 Oct 4;11(19): e026473.

[11] Gobran ST, Ancuta P, Shoukry NH. A Tale of Two Viruses: Immunological Insights Into HCV/HIV Coinfection. Front Immunol. 2021 Aug 12;12:726419.

[12] HIVInfo.NIH.gov. Guidelines for the Use of Antiretroviral Agents in Adults and Adolescents with HIV [https://clinicalinfo.hiv.gov/en/guidelines/hiv-clinical-guidelines-adult-and-adolescent-arv/hepatitis-c-virus-hiv-coinfection]