Epatite C: la diagnosi precoce può evitare comorbilità e politerapia

Secondo i dati raccolti dall’associazione EpaC Onlus, al primo gennaio 2019 la stima del numero di pazienti con diagnosi nota in attesa di essere curati era di circa 160mila. Complici la disinformazione e i falsi miti che ancora circolano sull’epatite C e sul suo trattamento, molte persone ancora ignorano o sottostimano il problema e non intraprendono un percorso terapeutico per eliminare l’HCV dall’organismo. [1]

Nonostante l’assenza di sintomi, infatti, l’infezione cronica nel tempo progredisce causando gravi danni al fegato (come cirrosi o epatocarcinoma) [2] e può dar luogo a manifestazioni extraepatiche, contribuendo, ad esempio, allo sviluppo di diabete, malattie cardiovascolari, problemi renali e disturbi autoimmuni. La stragrande maggioranza dei pazienti con epatite C ha, infatti, almeno un’altra patologia concomitante [2] [3]

Cosa influisce sullo sviluppo di comorbilità nei pazienti con HCV?

L’avanzare dell’età concorre allo sviluppo di comorbilità, ossia alla presenza contemporanea di due o più patologie nella stessa persona [4]. Dopo i 50 anni aumentano le probabilità che compaiano condizioni e patologie legate all’invecchiamento che esigono una gestione farmacologica. Secondo l’Istat, il 32,3% degli italiani over 65 soffre di gravi patologie croniche e comorbilità [5]. Tra gli ultrasettantacinquenni invece la comorbilità si attesta al 64,4% (di cui 57,4% tra gli uomini e 69,1% tra le donne)4, e tra gli over 85 al 47,7% [5].

Comorbidità e politerapia (ossia l’assunzione di più terapie in contemporanea) possono complicare il quadro clinico dei pazienti con epatite C e richiedono un’attenta valutazione dell’approccio terapeutico per l’eliminazione dell’HCV.

L’attenzione verso situazioni di questo tipo deve rimanere alta: individuare precocemente l’infezione da HCV deve essere una priorità. Sottoporsi allo screening per HCV soprattutto quando si è asintomatici è il modo migliore per tutelare la propria salute: in caso di test positivo, un intervento terapeutico tempestivo evita le complicazioni che possono insorgere nel tempo.

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[1] Epac Onlus. EPATITE C: STIMA DEL NUMERO DI PAZIENTI CON DIAGNOSI NOTA E NON NOTA RESIDENTI IN ITALIA. Aggiornamento 2018 [https://www.epac.it/cm-files/2018/09/25/report-epac-2018-summary11-def.pdf]

[2] Reid M et al. Hepatitis C Virus Infection in the Older Patient. Infect Dis Clin North Am. 2017 December; 31(4): 827–838.

[3] Louie K.S.et al. The high comorbidity burden of the hepatitis C virus infected population in the United States. BMC Infect Dis 12, 86 (2012).

[4] ISTAT, Sanità e Salute – Annuario statistico italiano 2020 [https://www.istat.it/it/files//2020/12/C04.pdf]

[5] ISTAT, Le condizioni di salute della popolazione anziana in italia | anno 2019 [https://www.istat.it/it/files/2021/07/Report-anziani-2019.pdf]