Epatite C e comorbidità: sopra i 65 anni la malattia epatica progredisce più rapidamente

L’epatite C non riguarda solo il fegato. Ormai gli esperti hanno capito che si tratta di una malattia sistemica, ovvero che colpisce più organi.

L’HCV, il virus responsabile dell’epatite C, può infettare direttamente, oltre agli epatociti, le cellule del fegato, anche altri tipi di cellule, come quelle nervose o del sistema immunitario, e avere ripercussioni su tutto l’organismo, sotto forma di resistenza all’insulina e diabete di tipo 2, malattie autoimmuni, disturbi cardiovascolari, renali e talvolta neuropsichiatrici.

Sebbene alcune di queste condizioni siano multifattoriali, i dati clinici raccolti finora dimostrano che vi è un’associazione significativa con l’infezione da HCV. I pazienti HCV+, per esempio, hanno un rischio due volte più alto di sviluppare diabete di tipo 2, ma anche la probabilità di incorrere in disturbi cardiovascolari e renali è maggiore.

Secondo alcuni studi la frequenza di alcune di queste manifestazioni extraepatiche dell’HCV è più alta nei pazienti anziani.

Nei pazienti HCV+ Over 65 affetti anche da altre condizioni patologiche, la malattia epatica progredisce più rapidamente verso la cirrosi, aumentando il rischio di ricorso al trapianto di fegato o di sviluppare un epatocarcinoma.

Materiale di carattere informativo non riferibile a contenuti di prodotto e non finalizzato alla promozione del farmaco

IT-NPD-0064


Riferimenti:

Ippolito AM et al. Hepatitis C Virus Clearance in Older Adults. Journal of the American Geriatrics Society, 14 November 2017, https://doi.org/10.1111/jgs.15140

Reid M et al. Hepatitis C Virus Infection in the Older Patient. Infect Dis Clin North Am. 2017 December; 31(4): 827–838. doi:10.1016/j.idc.2017.07.014.

Kuna L et Al, HCV Extrahepatic Manifestations, J Clin Transl Hepatol. 2019 Jun 28; 7(2): 172–182.

Published online 2019 Apr 21. doi: 10.14218/JCTH.2018.00049

Ippolito AM, Iacobellis A, Milella M, et al. Hepatitis C Virus Clearance in Older Adults. J Am Geriatr Soc. 2018;66(1):85-91.